Legalità: cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri

Sabato 10 novembre, con alcuni ragazzi accolti nelle Case Famiglia della nostra Associazione,  siamo stati a Torre Annunziata per partecipare al conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei carabinieri.

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I ragazzi che abbiamo fatto partecipare a questa importante iniziativa hanno avuto tutti qualche “problema” con la giustizia e che adesso in comunità stanno cercando di riparare, per loro quindi, la partecipazione a questo tipo di eventi risulta di fondamentale importanza. Spesso, per questi ragazzi, l’incontro con le forze dell’ordine è stato traumatico, alcuni di loro in tenera età si sono ritrovati in casa, nel cuore della notte, carabinieri e/o polizia per arrestare il loro padre o la loro madre (o magari entrambi), per qualcun altro invece, quella visita notturna era destinata proprio a lui. Un bambino di 4, 5, 6 anni, cosa può pensare di un uomo tutto vestito di nero a fasce rosse che con pistola e manette si porta via il suo papà o la sua mamma nonostante questi ultimi fossero meritevoli di restrizione?…poi quel bambino cresce, in quel contesto, in quella famiglia e in quel quartiere e quella rabbia contro quegli uomini aumenta anche se ormai sa bene che ciò che avevano fatto era semplicemente il proprio dovere e che a sbagliare erano i suoi genitori e non chi li aveva tratti in arresto. Ma si sà dalle nostre parti la famiglia è “sacra”, non si tocca, nessuno la deve toccare anche se delinquenti, sono la famiglia, solo questo conta… o almeno così sembra. Poi sulla sacralità della famiglia ci sarebbe da scriverci un libro (più di qualcuno lo ha fatto in realtà…) perché se la famiglia è così sacra, allora perché un padre o una madre permettono di disgregarla, dividerla, rovinarla, distruggerla assumendo comportamenti e o compiendo azioni che li faranno finire in carcere prima o poi?!.

yourimage (2)Per noi che educhiamo questi ragazzi, a questo punto, diventa di capitale importanza mostrare loro i volti, le storie, le esperienze  di chi quotidianamente si impegna per il rispetto della legalità, ecco che ritorno al 10 novembre. I nostri ragazzi erano in quella sala convegni di Torre Annunziata, insieme a magistrati, sindaci, Carabinieri (molti Carabinieri), sacerdoti, cittadini per rendere omaggio e dire grazie all’Arma dei Carabinieri. Un momento toccante per noi in particolare è stato quando il Sindaco di Torre Annunziata, Vincenzo Ascione, nel leggere la motivazione del conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei carabinieri ha citato un episodio legato ad un ragazzo accolto nella nostra comunità che l’anno scorso, durante la celebrazione della Virgo Fidelis davanti a centinaia di uomini e donne in divisa, ha letto una toccante lettera di ringraziamento ai Carabinieri perché nonostante lo avessero arrestato e gli avessero arrestato il padre, il fratello e quasi tutti gli altri zii e i cugini (la madre è stata uccisa in un agguato dal clan rivale), grazie anche al percorso che ha fatto nella comunità educativa, ha sentito il bisogno di ringraziarli. Ringraziarli perché grazie all’arresto ha potuto cambiare la sua vita. Nella lettera trapelava anche il desiderio che a fare giustizia alla mamma assassinata siano ancora una volta i carabinieri. Alla lettera è seguito un abbraccio intenso tra il ragazzo e il Colonnello Melchiorre presente alla celebrazione.

 

Al termine della celebrazione del conferimento della cittadinanza onoraria all’Arma dei Carabinieri, nello stesso luogo, abbiamo preso parte al momento della posa della targa in onore del carabiniere Pittoni, ucciso 10 anni fa in un ufficio postale di Pagani mentre cercava di sventare una rapina…

I volti, le storie…questo abbiamo visto e vissuto il 10 novembre a Torre Annunziata….

Noi come educatori diciamo GRAZIE ai Carabinieri e a tutte le forze dell’ordine. Grazie per il lavoro che svolgono ogni giorno, soprattutto per quello “silenzioso” di PREVENZIONE che nessuno vede ma che noi formati alla scuola di don Bosco sappiamo bene apprezzare.

Ciro Avallone, Coordinatore ed educatore Comunità educativa “Casa Pinardi”