Stamattina i salesiani e le comunità alloggio per minori di Torre Annunziata, Caserta e Napoli si sono riunite davanti la statua di Luigi D’Alessio per Mario Cerciello. Una vita che è stata tolta per difendere la legalità nel nostro paese. Un momento di preghiera intenso che ha visto anche la presenza delle forze di polizia cittadine e della giunta comunale.
Un ragazzo accolto in comunità ha concluso il momento con queste parole
Caro Mario, oggi mentre si fanno i tuoi funerali a Somma Vesuviana, noi ci troviamo vicino ad un monumento di un altro carabiniere ucciso: Luigi D’Alessio, anche lui è morto come te per difendere delle persone e per fare giustizia.
Ti eri sposato da pochi giorni, immaginavi una vita serena con tua moglie e dei figli, invece è capitata questa disgrazia che ha rotto i tuoi sogni.
Io non sono mai stato molto amico dei carabinieri, però la gente infame che ammazza una persona che sta facendo il suo dovere non vale niente. Potevi stare li e farti i fatti come alcuni tuoi colleghi, invece eri una persona di cuore.
Alcuni amici miei che hanno fatto dei reati per farsi perdonare fanno il volontariato alla mensa dei poveri. Forse potevamo incontrarci in una mensa dei poveri, io per riparare ai miei sbagli tu perchè avevi un cuore grande.
Da qualche mese stando in comunità sto imparando un mestiere, quello del tappezziere. Prima quando vedevo un divano rotto pensavo che era solo da buttare, ora quando vedo un divano rotto subito penso a come si può aggiustare. Dico questo perché spero che questi fatti non devono far pensare che un ragazzo come me e come alcuni miei amici solo perché un po’ scassati siamo da buttare ma che invece possiamo avere una rivincita nella vita. Anzi alcune volte i divani aggiustati bene, come facciamo io con il mio masto Peppe, sono ancora più belli di quelli di prima.
Ti ho voluto scrivere non tanto perchè eri un carabiniere ma perché ti meritavi un futuro migliore e non è giusto morire in una buona azione per la legalità.