Festa delle forze armate – Comunità educativa “16 Agosto”: in prima linea per esprimere solidarietà

Il sostegno della legalità e la partecipazione attiva in suo favore sono tra i punti cardine dell’opera salesiana, per questo, in occasione di ogni ricorrenza avente il medesimo tema, si cerca sempre di mobilitarsi e di mostrare viva partecipazione e senso di appartenenza.

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In particolare, domenica 4 novembre 2018, a Bari, in occasione della Festa delle Forze Armate, l’arma dei Carabinieri ha aperto le porte delle loro caserme affinchè i cittadini potessero visitare e meglio comprendere le principali attività che queste persone svolgono quotidianamente al loro servizio.

Il direttore della casa salesiana di Bari, Don Francesco Preite, in accordo con la Legione dei Carabinieri di Bari, ha organizzato una visita guidata presso la sede medesima, iniziativa a cui ovviamente non poteva non prendere parte anche la comunità educativa per minori  “16 Agosto”.

Nonostante una fastidiosa pioggia, i ragazzi hanno potuto comunque far visita alla caserma situata sul Lungomare “Nazario Sauro” e osservare con i loro occhi tutte le attività svolte dai carabinieri sul nostro territorio, in particolare quelle legate alla tutela dell’ambiente ed hanno direttamente potuto interagire con gli ufficiali presenti, i quali hanno mostrato grande disponibilità nello spiegare l’importanza dell’agire secondo le norme prescritte dalla nostra costituzione a partire dai piccoli gesti quotidiani quali l’indossare caschi e cinture quando si è alla guida.

Questa iniziativa, ha avuto sicuramente un grande impatto educativo, specialmente per l’utenza penale della nostra comunità, ossia per ragazzi che hanno vissuto sempre fuori da qualsiasi schema societario, in contesti devianti, nei quali le forze armate e le forze dell’ordine sono screditate. I nostri giovani hanno, infatti, potuto rapportarsi direttamente con queste persone in modo confidenziale, comprendendo che sicuramente, la connotazione negativa che loro attribuivano precedentemente, è solo frutto di un “modello educativo”errato.

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Lorenzo Ursi

Educatore della comunità”16Agosto” di Bari