Sono entrato in comunità con precedenti penali e ho iniziato il mio percorso con tanta sfiducia nei confronti del futuro… non accettando tutto quello che mi stava accadendo. Non avendo imparato un mestiere a scuola, il modo più semplice per fare soldi era la strada.
Ora qui in comunità, mi è stata concessa la possibilità di potermi formare e di imparare, potendo entrare nel mondo del lavoro guadagnando onestamente.
Non avrei mai immaginato me stesso in veste di pizzaiolo, ed ora mi trovo immerso in questa nuova avventura.
Con il corso di pizzeria dell’Associazione “Scugnizzi” ho iniziato ad imparare cosa significasse lavorare davvero. Ho indossato per la prima volta la divisa bianca, e non nascondo che inizialmente ero alquanto imbarazzato di essere lì, io che nella vita avevo sempre avuto il “denaro facile” e nessun problema a cui pensare. Ora mi sporco le mani di farina e di salsa e ne sono sempre più orgoglioso. Ci sono tanti ragazzi che come me, cercano uno spiraglio di luce per una vita nuova; una vita in cui non bisogna più avere paura di dover scappare dai poliziotti per quello che si sta facendo, ma con la fiducia in un mondo diverso che può salvare il futuro.
La cosa di cui vado più fiero è la soddisfazione che vedo negli occhi delle persone che amo, della mia famiglia, per il cambiamento che sta avvenendo in me e nel mio percorso; e tutto questo lo devo a elementi così semplici, che spesso passano inosservati: acqua e farina.
Perché dove c’è pizza c’è speranza!