Casal di Principe, i ragazzi di Casa Pinardi ricordano Don Peppe Diana

Don Diana e Augusto Di Meo

Il 15 e il 19 marzo 2019 i ragazzi della Comunità per minori “Casa Pinardi” di Caserta hanno partecipato a due eventi organizzati e promossi per rendere omaggio al martirio di don Peppe Diana, sacerdote ucciso a Casal di Principe da un killer della camorra mentre si preparava a celebrare messa il 19 marzo del 1994.

“Casa don Diana”, bene confiscato al clan camorristico dei casalesi divenuto polo didattico di cittadinanza attiva e memoria contro la camorra, ha fatto da cornice all’inaugurazione della mostra “Con gli occhi di Augusto”. Un percorso per immagini realizzato grazie all’enorme archivio fotografico di Augusto Di Meo, testimone oculare dell’uccisione di don Diana, curato da Stella Grieco e allestito dagli architetti Annamaria Sperlongano e Annagrazia Riccio.

In presenza del caporedattore centrale della redazione Rai di Napoli, Antonello Perillo, è stato presentato in anteprima assoluta il documentario “Non taceremo. Con don Diana dalla parte giusta”, realizzato dalla giornalista Anna Teresa Damiano. Gli ultimi venticinque anni della storia di Casal di Principe: dall’ omicidio di don Peppe alle testimonianze di rinascita, dagli scenari giudiziari al recupero dei beni confiscati alla camorra.

Appena usciti da “Casa don Diana” Francesco, uno dei ragazzi accolti da “Casa Pinardi”,  ha sentito il bisogno di avvicinare un carabiniere, ringraziarlo per il lavoro che l’Arma svolge quotidianamente e stringergli la mano davanti agli occhi meravigliati dei giovani delle altre Comunità presenti.

ragazzi in chiesa (1)

La serata si è conclusa presso il “Teatro della Legalità” con lo spettacolo “Per amore del mio popolo. Il profumo della memoria” di Salvatore Nappa e Raffaele Sardo.

Inoltre, il 19 marzo alle 7:30, Angelo e Vittorio hanno preso parte alla Santa Messa celebrata dal vescovo di Aversa, Angelo Spinillo, presso la chiesa di San Nicola di Bari nel ricordo di quella funzione che il sacerdote casalese non riuscì ad officiare perché ucciso con cinque colpi di pistola. In prima fila don Luigi Ciotti, il Procuratore nazionale antimafia Federico Cafiero de Raho e il sindaco di Casal di Principe Renato Natale.

In chiesa e poi per le strade della cittadina in provincia di Caserta, si sono riversate migliaia di persone tra cui studenti, scout, volontari, cittadini e fedeli provenienti da tutta Italia. Particolarmente emozionante il passaggio della manifestazione in via Garibaldi sotto casa del sacerdote anticamorra, dove l’anziana madre, Iolanda Di Tella, dal balcone ha salutato commossa i tantissimi manifestanti che inneggiavano a don Diana.

I giovani di “Casa Pinardi” sono rimasti profondamente colpiti dal coraggio e dalla forza di don Peppe Diana, arrivato a sacrificare la sua vita per amore del suo popolo. Un martirio che, come un seme piantato nella nuda terra, ha fatto germogliare la rinascita di un’intera comunità.

Gianfrancesco Coppo, educatore Comunità alloggio “Casa Pinardi”