Il sindaco Starita: “Ragazzi, studiate e sarete liberi. A Torre la legalità non è utopia”

sindacoPresente all’evento “DisarmiAmo la città”, tenutosi oggi ai Salesiani di Torre Annunziata in occasione della giornata della legalità, il sindaco della città oplontina, Giosuè Starita, ci ha rilasciato una breve intervista:

Sindaco, le sue impressioni sull’incontro-confronto con il colonnello Petti:

“L’incontro di oggi dimostra che i ragazzi hanno una velocità di informazione molto più veloce grazie ai mezzi di comunicazione che hanno velocizzato tutto e questo fa sì che anche chi ha avuto esperienze negative abbia voglia di crescere e di confrontarsi. Tutto questo dimostra che ci sono strutture importanti, come appunto la struttura Salesiani che storicamente dà un contributo importante affinché certi valori si affermino. Inoltre la presenza del colonnello dimostra la voglia di confrontarsi e un grande senso di umanità che può migliorare il percorso di alcuni ragazzi”.

Lei prima ha parlato di cultura, gran parte dei minori che compiono reati non ha un’istruzione adeguata: in che modo si possono spingere i giovani allo studio?

“La scolarizzazione è fondamentale, ma non si può imporre solo con i mezzi coercitivi, bisogna far capire che il sapere è fondamentale, è il primo elemento per non essere schiavi. E’ attuabile con il confronto, con la sensibilizzazione, con le rete di strutture sociali che lavorano e mettono in campo qualcosa di sempre più forte”.

Lei che è Sindaco di Torre Annunziata da alcuni anni, com’è la situazione dei crimini compiuti dai minorenni? In evoluzione o in involuzione?

“C’è ancora molto da lavorare, ma c’è un lavoro importante che sta iniziando a dare frutti importanti”.

Non solo lo studio, ai ragazzi servirebbe anche un lavoro…che non c’è:

“E’ vero che il lavoro non c’è, ma bisogna anche stimolare l’autoimprenditorialità, non si deve aspirare solo al posto fisso, il lavoro si crea, anche individualmente, in maniera associativa o cooperativistica. Si deve creare ricchezza non solo con i modelli tradizionali, la società è cambiata”.

In chiusura, sindaco, quindi la legalità a Torre non è un’utopia?

“Non è un’utopia, tutt’altro. Proprio qui ci sono stati tanti esempi di voglia di uscire fuori”.